Come ho creato le illustrazioni de "I viaggi di Gulliver"
O come entrando in crisi, si verifica poi una crescita.
Ciao! Questo libro, frutto della mia ultima collaborazione, è uscito nelle librerie la scorsa settimana, un po' all'improvviso e non sono riuscita ad annunciarlo come si deve.
I viaggi di Gulliver, edito da Gribaudo per la collana Storie senza tempo, è un adattamento fatto da Rachele Marchegiani per raccontare ai bambini con parole semplici il capolavoro di Jonathan Swift.
Racconta delle avventure del capitano Gulliver, durante le quali approda su regni e incontra popoli a dir poco straordinari: dall’impero di Lilliput con i suoi minuscoli abitanti al Paese di Brobdingnag con i suoi giganti, dall’isola volante di Laputa a quella degli houyhnhnms, dove Gulliver impara il linguaggio dei cavalli…
Infatti, oltre all’episodio sui celebri Lillipuziani, nell’opera di Swift c'è di più: altre esplorazioni e una satira arguta contro la corruzione politica, i vizi e i difetti dell'essere umano.
Mi piace portarti dietro le quinte dei libri che ho illustrato. Ripercorriamo insieme questo nuovo viaggio creativo.
Fase di ricerca
I viaggi di Gulliver è stata la mia prima volta con un testo classico della letteratura per ragazzi. Invece, moltissimi altri illustratori prima di me aveva già meravigliosamente rappresentato questo testo. Ecco che la sfida si faceva più ardua!
La prima cosa che faccio quando ho un nuovo progetto è studiare: mi sono circondata di libri, ho ascoltato la versione audio, visto filmati. Ho consultato anche tantissimi volumi sul costume, i tessuti e la storia dell'arte, per l'esigenza di dare profondità e spessore alle immagini.
In particolare, sono stata un'intera giornata dentro la Biblioteca Centrale per Ragazzi di Roma per sfogliare i libri già pubblicati: c'erano testi dalle illustrazioni vintage o con uno stile molto differente dal mio. Mi è apparsa subito la necessità di modernizzare e di rielaborare le vicende di Gulliver con il mio stile.
Studi e prove
Questa fase mi ha fatto un po' faticare. Sono entrata più volte in crisi, ma ho imparato una lezione importante dalla creazione di questo libro: ogni volta che ci sono momenti del genere ne consegue una crescita, un passetto avanti verso un miglioramento. Non solo nel disegno.
Per poter avere uno spazio libero in cui sperimentare, ho creato uno sketchbook digitale con Procreate. In questo modo non avevo illustrazioni sparse ma potevo vedere le prove e gli esperimenti nel loro complesso.
Ma perché così tanta ricerca? Volevo cambiare lo stile delle illustrazioni: desideravo concentrarmi di più sui contorni (come per Lo Stato spiegato ai bambini).
Quando buttavo giù una nuova immagine sentivo un senso di smarrimento. Quale era la strada giusta? Questa sensazione può mettere molto a disagio. Ti sei mai sentita così? Anche per me il processo creativo è tutt'altro che positivo, felice e lineare e prevede alti e bassi, ma fa parte del gioco!
Una illustrazione, arrivata all'improvviso, ha però sbloccato tutto questo impasse. Te la lascio qui sotto.
Storyboard
In questa fase il lavoro è stato più lineare. Ho deciso quali scene rappresentare seguendo le direzioni della casa editrice che aveva una griglia di impaginazione piuttosto standardizzata, che mi ha lasciato una libertà limitata. E questo non è un male, è solo un modo diverso di lavorare. Qui sotto trovi l’incipit con i primi disegni.
Definitivi
Approvati i disegni a matita, mi sono dedicata alla creazione delle immagini definitive. Sarebbero state il banco di prova del nuovo stile che si è adattato bene ai bozzetti che avevo progettato.
Ho utilizzato la tecnica digitale e in particolare l'app Procreate, che ti consiglio di scaricare se vuoi disegnare professionalmente. Ci vuole un iPad e un Apple Pen, è un investimento ma ne vale la pena. Il programma vanta di tantissimi pennelli gratuiti ma io mi ritrovo sempre a usare i soliti 3/4, che sono formidabili.
Mi sono concentrata di più sui contorni e in particolare sulle trame. Il colore non è mai piatto, ma ho aggiunto sempre delle texture.
Sono felice del risultato e desidero portare questo nuovo stile a un livello superiore!
In questa fase le illustrazioni si creavano con fluidità, forti del lavoro preparatorio che c'è stato prima. Mi sono divertita creandole e quando questo accade, capisco che sono sulla strada giusta!
Fun fact: ogni viaggio di Gulliver è caratterizzato da un colore, e l'abito del protagonista è di una tonalità complementare. Per esempio: il viaggio a Lilliput ha una predominante gialla-aranciata e Gulliver è vestito di blu, il complementare dell'arancione! Spero si sia capito qualcosa!
Copertina
La copertina era legata all'esigenza della collana editoriale.
Ho scelto di rappresentare il volto del protagonista e ho potuto felicemente sperimentare la realizzazione del pattern illustrato, che puoi vedere sulla fascia superiore.
Ringraziamenti
Come ormai saprai, ogni libro è un viaggio creativo sfidante, emozionante e avventuroso. Viaggio in continuazione lavorando come illustratrice mettendo su carta le immagini che popolano la mia mente.
Momento ringraziamenti: un grazie va a Rachele Marchegiani per il suo grandissimo lavoro di adattamento. Il testo originale di Jonathan Swift è arduo da leggere per intero perché il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1726. Senza il suo lavoro, non credo avremmo le forze di affrontare un testo così complesso.
Per chi è adatto questo libro? Per te se vuoi leggere questo classico della letteratura inglese e riscoprirne il valore. Per tutti i bambini e le bambine avventurose a partire dagli otto anni.
Grazie per essere arrivata fin qui!
Spero che questa Lettera Libera sul dietro le quinte del libro ti abbia interessata e incuriosita. Se hai domande o riflessioni, scrivimi e sarò felice di risponderti
Alla prossima,
Shu